La nostra storia
Voce di Firenze, musica dei fiorentini, da sempre compagna immancabile di ogni celebrazione pubblica, la Rossini è un pezzo di storia della città.
Antichissime le sue radici: è del XIII° secolo la prima Banda della Signoria Fiorentina, con quel giglio sulle divise che ancora fa bella mostra di sé sull’uniforme dei musicisti di oggi.
Ma è del lontano 1867 la nascita del corpo di musica dell’attuale Filarmonica “Gioacchino Rossini”, nel grande fermento di Firenze Capitale.
Memorabile fu il concerto per l’inaugurazione della facciata del Duomo, anno 1887, con il Re Umberto I e la Regina Margherita che di persona vollero congratularsi con i “musicanti”.
Oggi la Rossini è una wind orchestra, una grande orchestra di soli fiati (e percussioni, naturalmente) dotati di un’animosa capacità di apprendere e un ricco linguaggio espressivo.
Insieme ai membri più anziani e ai tanti appassionati non professionisti, ci sono diplomati e giovani studenti dei Conservatori toscani, delle Scuole di alta formazione musicale, della Scuola di Musica della Rossini.
Dal 1921 ad oggi la Scuola ha formato centinaia di allievi, orientandoli non al professionismo ma ad interpretare la musica come risorsa per l’individuo e per la società.
La Rossini può contare su sezioni strumentali complete.
Ottoni, flauti, percussioni, unite alla grande famiglia delle ance: sassofoni soprani, contralti e bassi; strategici clarinetti cui è affidato il ruolo degli archi.
L’insieme dei flicorni e altri strumenti preziosi (l’oboe, il clarinetto basso, il fagotto, il vibrafono…) valorizzano l’intera formazione, apprezzata dagli applausi sinceri di un pubblico sempre più numeroso e attento.
La Filarmonica Rossini ha un’attività concertistica costante che in questi ultimi anni ha proposto l’esecuzione di musica originale per banda, trascrizioni operistiche, musica da film, suite sinfoniche dei più grandi autori classici e contemporanei.
In oltre centoquarant’anni di vita e storia musicale la Rossini ha visto avvicendarsi tra le sue fila generazioni di musicisti generosi di tutte le età che suonano per il solo piacere di farlo, una sorta di comunità educante allenata da una lunga pratica.
Quella di tramandare, coltivare e trasmettere cultura e sensibilità musicale.
Nella convinzione che, come dice il grande maestro Muti, “grazie alla musica diventiamo tutti persone migliori”.